giovedì 14 febbraio 2013

Nidiaci, il muro di San Frediano

Stamattina, alcuni cittadini dell'Oltrarno hanno scattato questa foto del "nuovo assetto" del giardino Umberto Nidiaci, frequentato da novant'anni dai bambini del quartiere.

L'immobiliarista Salvatore Leggiero della Holding Amore e Psiche ha imprigionato i giochi, proprio quelli che si vedono nel primo post di questo blog.

Ci chiediamo cosa voglia fare su un terreno che, secondo il Piano Regolatore Generale, è "verde pubblico".



 

I bambini che non sanno cos'era il Muro di Berlino, almeno potranno conoscere il Muro di San Frediano.

 

4 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina
  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  3. Un commentatore, a quanto pare favorevole al Muro di San Frediano, è intervenuto confusamente insultando una persona che non c'entra con questo blog.

    Abbiamo prima risposto, poi ci è sembrato così inutile lo scambio che l'abbiamo eliminato.

    Quando vuole, lo stesso anonimo può intervenire per scrivere qualcosa in difesa del Muro, non censuriamo le opinioni.

    RispondiElimina
  4. Mi spiace molto per quello che sta succedendo al giardino Nidiaci,soprattutto per il fatto che toglie uno spazio giochi prezioso ai tanti bambini della zona.
    Capitavo ogni tanto in zona e a volte avevo i miei bambini piccoli con me-anni 2005-06 e anch'io ho usufruito del bel giardino per passare alcune piacevoli ore nelle estati di quegli anni.
    La situazione mi sembra abbastanza difficile da sbrogliare,ma a mio avviso grandi colpe sono da attribuire a coloro che -Fino alla vendita dell' immobile-erano responsabili di esso.
    Non voglio farne un caso politico,ma chi ha venduto o messo all' asta il complesso del Nidiaci è il responsabile di cio' che sta accadendo oggi.Chi acquista fa poi cio' che vuole dal momento che diventa il proprietario,e era da ingenui non capire che dal momento che il giardino cade in mani di un privato,non venga riconvertito in qualcosaltro,che gli permetta di far cassa in qualche modo(residenze,giardino privato,ecc.).
    Spero che ci sia ancora qualche strada possibile da percorrere per far si che rimanga utilizzabile dalla collettivita',ma la vedo molto dura.
    Vergogna,per tre palanche, dar via un giardino storico Fiorentino come quello in una zona poverissima di verde.capirei fosse a Bagno a Ripoli o a Monte Morello..
    Auguri
    Paolo

    RispondiElimina