Il 18 marzo del 2013, il Comune ha risposto a un'interrogazione dei consiglieri Ornella De Zordo e Tommaso Grassi riguardante la situazione del giardino-ludoteca Nidiaci in Oltrarno.
Il 21 marzo, i consiglieri hanno commentato così la risposta del Comune:
Comunicato stampa
Ludoteca Nidiaci, De Zordo e Grassi:
"Il Comune non ha difeso i cittadini"
Già rilasciati 5 permessi edilizi al privato per realizzare appartamenti.
Si scopre, solo a seguito della risposta alla nostra ultima interrogazione sulla vicenda Nidiaci, che gli uffici comunali hanno rilasciato già dal 2011 ben 5 autorizzazioni edilizie per recuperare parte dell'edificio della Ludoteca Nidiaci a appartamenti e solo grazie al veto della Soprintendenza si è bloccata la realizzazione di un parcheggio interrato nell'area del giardino Nidiaci.
I residenti, organizzati in comitati cittadini molto attivi, hanno da sempre chiesto che la Ludoteca e il giardino venissero restituiti nella loro interezza all'uso pubblico per cui erano nati, promuovendo raccolte di firme, facendo manifestazioni, chiedendo incontri con l'Amministrazione e presentando proposte di utilizzo dell'area.
L'Amministrazione Renzi ha più volte dichiarato di sostenere le ragioni dei cittadini, di avere in corso una trattativa con la proprietà, la società Amore & Psiche, e addirittura ha dichiarato pubblicamente di voler ricorrere all'esproprio (parole del Sindaco) se la proprietà non si fosse dimostrata disponibile a trovare un accordo in tal senso. Peccato che fossero solo parole.
In realtà, dopo incontri e promesse di Sindaco e Giunta, ora attraverso le autorizzazioni date ma mai dichiarate, scopriamo che la proprietà ha convinto l'Amministrazione a spostare la Ludoteca in via Maffia, con la scusa di dover fare lavori al tetto per infiltrazioni d'acqua ai Nidiaci ma in realtà ristrutturando completamente l'edificio per metterlo sul mercato. Con il risultato che la Ludoteca non è più nei locali dei Nidiaci e se non ci tornerà prima dell'adozione del Regolamento Urbanistico sarà praticamente impossibile confermare il vincolo di "attrezzature e servizi pubblici".
Un bel regalo alla società che ha acquistato l'immobile con un vincolo stringente e se lo ritroverebbe libero e appetibile per il mercato. Una enorme perdita per i residenti che in quello spazio pubblico hanno uno dei pochissimi luoghi a disposizione per loro e i loro figli. Sono talmente convinti della necessità di mantenere l'uso pubblico del complesso dei Nidiaci che non lasceranno certo cadere la vertenza. Noi siamo con loro, e intendiamo incalzare l'Amministrazione che ha dimostrato poca trasparenza e nessuna capacità di difendere le richieste dei cittadini.
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