venerdì 22 marzo 2013

Nidiaci, il Comune sbaglia palazzo!


 Vincenzo Bonaccorsi è un cittadino dell'Oltrarno che segue con interesse la vicenda del giardino-ludoteca Nidiaci. Ha scritto questa dettagliata replica al testo con cui il dottor Domenico Palladino del Comune di Firenze (per conto dell'assessore Elisabetta Meucci) ha risposto a un'interrogazione di Ornella De Zordo e Tommaso Grassi sul Nidiaci.

Da notare che nella sua risposta, il dottor Palladino addirittura sbaglia palazzo.

 Scrive Vincenzo Bonaccorsi:

In relazione alla risposta dell’assessore Meucci all’interrogazione Grassi – De Zordo sulla Ludoteca Nidiaci, e in relazione al documento che i due consiglieri ci hanno inviato, faccio le seguenti considerazioni. 

Ciò che maggiormente noi semplici cittadini dell’Oltrarno abbiamo temuto in questi anni di continuo impegno su questo tema è stato che la vicenda si risolvesse nella più completa assenza di trasparenza, abbiamo voluto ostinatamente che ci fosse un faro acceso sulla vicenda, e ci siamo riusciti con le iniziative di azione popolare e anche grazie alla sensibilità di parte della stampa e dei media; questa è una vicenda simile ad altre che in altre città hanno visto l’iniziativa, accanto ai cittadini interessati, di personalità e organismi politici e culturali che si sono sollevati contro il depauperamento di luoghi di grande rilievo sociale, di servizi e strutture culturali e identitarie che in qualche caso sono state difese e restituite alla collettività. 

Ma gli ultimi sviluppi dimostrano che il rischio dell’assenza di trasparenza (che è sempre foriera di soluzioni contrarie all’interesse della collettività) è ancora tutto presente. 

Mi riferisco alla risposta all’interrogazione n. 125/13 Grassi – De Zordo fornita dall’assessore Meucci con la trasmissione di un documento del funzionario del Comune dr. Palladino (che abbiamo ricevuto in mailing list). 

E’ davvero sorprendente che una risposta che dovrebbe riguardare l’immobile della Ludoteca, quello che dal 1923 è stato sempre di uso pubblico, quello vincolato come “struttura pubblica di quartiere”, quello che i cittadini chiedono che sia acquisito definitivamente come proprietà pubblica insieme al giardino annesso, per farci tornare i bambini dell’Oltrarno, quello che si trova al numero civico 48 di via Della Chiesa, ebbene è davvero sorprendente che la risposta riguardi invece l’immobile sito al n. 44. In questo modo invece di fare chiarezza si fa confusione. 

La ludoteca Nidiaci è stata sempre al n. 48, cioè in un palazzo che corrisponde alla particella catastale 405 (comprendente anche tutta la parte del giardino Nidiaci in cui hanno giocato i bambini), edificio di classe 1, sottoposto a vincolo nel vigente Piano regolatore (le mappe del Piano consultabili anche in rete mostrano il vincolo posto su tutto il palazzo e su tutto il giardino). 

E’ questo immobile che è stato oggetto di parziale donazione (poi non realizzata) nel 2008 (il comune rinunciava bonariamente ad acquisire il piano superiore e parte del piano terreno e una parte del giardino), è questo immobile che è stato oggetto, da parte del nuovo proprietario che lo ha acquistato nel 2009 a un’asta pubblica, di una richiesta di eliminazione del vincolo urbanistico rifiutata dall’amministrazione comunale nel 2010. E’ questo l’immobile in cui i cittadini dell’Oltrarno vogliono che ritorni la Ludoteca con i suoi spazi al chiuso, nei locali al n. 48, e all’aperto, nel giardino contiguo e annesso. Come è possibile che di fronte a richieste così chiare, fatte anche dai consiglieri che hanno proposto interrogazioni su questo tema, si risponda parlando di un altro edificio? 

Nella sua risposta il dr. Palladino fa riferimento alle “dichiarazioni di inizio attività” presentate dal proprietario dell’immobile al n. 44, che è la Holding proprietaria anche dell’edificio accanto, cioè quello della Ludoteca. Citiamo dal documento: “La SCIA n. 4823/12 prevede essenzialmente un ascensore che collega tutti i piani e pare localizzato nella particella 405 a servizio di entrambe le particelle, cioè di tutto il palazzo”. Vogliono cortesemente l’assessore Meucci e il dr. Palladino andarsi a sincerare coi propri occhi che lì ci sono due diversi palazzi e non uno solo? O dobbiamo rinunciare al più semplice e inequivocabile significato delle parole? 

E’ evidente che sui lavori in corso in questi due immobili (quello che interessa ai cittadini dell’Oltrarno e l’altro) non c’è alcuna chiarezza. 

Nessuna delle “dia” a cui fa riferimento il dr. Palladino è mai comparsa in strada, se non una che si riferiva soltanto al rifacimento della facciata e del tetto del n. 44, sebbene i lavori interessino anche l’altro edificio. Il dr. Palladino dice che “tutti i progetti depositati non prevedono cambio di destinazione d’uso”, ma dalla documentazione consultabile on line risulta che l'ultimo presentato nel 2013 ha come oggetto "variante alla SCIA n. 7082/12 con cambio di destinazione d'uso". Inoltre il dr. Palladino non chiarisce quanto e come i lavori in corso interessino il giardino su cui è posto vincolo come verde pubblico, e fa riferimento a una piccola porzione classificata in classe 9: ma la recinzione fatta dal privato comprende molto più di una piccola porzione e c’è la preoccupazione che riguarda gli alberi esistenti (sino all’inizio dei lavori) in questa parte del giardino (che è poi quella a cui si accede dai locali della Ludoteca). 

Insomma: si può sperare di avere un quadro della situazione limpido e trasparente? Si possono ottenere dalla Giunta comunale quelle risposte che i cittadini chiedono da più di due anni? E cioè che ci sia l’impegno chiaro e inequivocabile ad acquisire i locali di via Della Chiesa 48 con il giardino annesso per ricollocare lì la Ludoteca, come parte di un complesso che comprende l’intero giardino e la ex limonaia che ospita il centro giovani, in considerazione dell’alto valore sociale di questi beni e in coerenza con i vincoli urbanistici vigenti. 

Credo sia molto importante la nostra presenza (per quanto possibile dato l’orario) mercoledì prossimo 27 marzo alle 10 per la riunione delle Commissioni che discuteranno della proposta di mozione del consigliere Fittante: speriamo di sentire da parte delle commissioni parole chiare e inequivocabili in accordo con l’azione popolare che stiamo conducendo.

V.B.

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