Martedì 30 Aprile, 2013 - 15:30 da Tommaso Ferrara
Giardino Nidiaci, a giorni la riapertura
Gestione volontaria delle famiglie di San Frediano, l'obiettivo è quello di ottenere un godimento quotidiano dello spazio da parte del quartiere salvando a ludoteca
Firenze -
Il comitato "Oltrarno Futuro", grazie al sostegno dell'associazione "Amici dei Nidiaci d' Oltrarno",
porta avanti una protesta iniziata nel 2010 quando i locali della
struttura dei Nidiaci sono stati messi all'asta e venduti
all'imprenditore Salvatore Leggiero per una somma complessiva di 800.000 euro.
Motivo di contrapposizione all'attuale gestione di tale spazio è la
volontà di continuare a riconoscere al giardino la sua pubblica utilità
e di preservarlo quale bene comune, continuando ad usufruire dei
benefici che ne derivano. Come spiega Maria Milani di “Oltrarno Futuro”, Palazzo Nidiaci fu progettato e realizzato nel 1827 dall'architetto Emilio Santarelli, uno dei più illustri scultori del suo tempo ed è quindi di per se' un complesso storico di grande rilievo.
Nel 1920 l'edificio fu acquistato dalla Croce Rossa americana che espresse esplicitamente l'intenzione di impiegare i locali del palazzo per incrementare l'istruzione e l'educazione popolare con particolare attenzione all'infanzia. Oltre ad un centro di accoglienza per anziani, ormai chiuso da anni, il giardino e la ludoteca dei Nidiaci sono stati per anni di magistrale importanza per gli abitanti dell'Oltrarno, rappresentando da sempre un punto di riferimento che ha agevolato la vita di molti, permettendo di stabilire un contatto tra cittadini, insegnando ai più piccoli a capire l'essenza stessa della collettività e dello stare insieme.
Riferisce Vittorio Lazzeri: “Dove
le possibilità del comitato "Oltrarno Futuro" si esauriscono, entrano
in gioco le trattative tra comune e privato in corso ormai da molto
tempo. Il sindaco Matteo Renzi aveva dichiarato tempo addietro che i
Nidiaci dovessero rimanere luogo pubblico, anche a costo di mettere in
atto un esproprio del complesso”.
Miguel Martinez, dell'associazione “Amici dei Nidiaci d'Oltrarno” dice che l'unico risultato ottenuto ad oggi è quello di poter usufruire del giardino in quattordici aperture, cosa che non sembra di grande consolazione per i ragazzi e le famiglie abituate ad affidarvisi quotidianamente. L'Oltrarno sembra dunque subire l'ennesimo attacco da parte della dilagante tendenza a sacrificare il pubblico per il privato che questa volta penalizza soprattutto i più giovani.
Gli ultimi segnali di risposta da parte del comune sulla questione dei Nidiaci consistono in due comunicazione scritte, una dall'assessore Elisabetta Meucci, l'altra dal dottor Domenico Palladini dell'urbanistica, dove si ribadisce la possibilità,remota ed estrema, dell'esproprio in caso di un mancato accordo.
Per quanto riguarda il documento dell'assessore comunale all'urbanistica Elisabetta Meucci, si
tratta di una risposta scritta all'interrogazione posta dal consigliere
comunale Giovanni Fittante circa la sorte del complesso. In data 8 aprile scorso, Meucci scrive:" Con
riferimento all’interrogazione in oggetto si precisa che
l’Amministrazione comunale sta valutando la possibilità di un accordo
con la proprietà, non avendo comunque escluso a priori la possibilità di
attivare procedure espropriative per tutto il complesso immobiliare o
per una sua porzione. In tal caso, ovviamente, saranno inseriti nei
futuri bilanci gli stanziamenti necessari".
Intanto, fra
pochi giorni, il 7 e 8 maggio prossimo cominceranno le aperture del
giardino, due alla settimana, con orario 16,30-19.30. Lo spazio sarà gestito da volontari (le famiglie di San Frediano) che
si sono organizzati nell'associazione Amici dei Nidiaci. Con
l'obiettivo di recuperare gli spazi della ludoteca di via
dell'Ardiglione.
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